Il tecnico Alfio Torrisi in conferenza stampa, foto: Redazione-ForzaMatera.it
Il tecnico Alfio Torrisi in conferenza stampa, foto: Redazione-ForzaMatera.it

"Al match di domani arriviamo discretamente bene. Ho trovato grande partecipazione da parte della squadra. Si tratta di un gruppo che ha cercato di apprendere quanti più concetti possibili che proveremo a mettere già in pratica domani. Siamo consapevoli che ci attende un impegno arduo e difficile. Però, abbiamo fatto una buona settimana di lavoro e siamo pronti a questa difficile trasferta". Sono le parole del tecnico Alfio Torrisi alla vigilia del match che i biancoazzurri affronteranno contro la Palmese domani pomeriggio.

Sulle prime risposte: "Mi auguro di rispondere domani dopo la partita. Sono curioso anche io. Non ho la sfera magica e mi auguro di aver trasferito le nozioni giuste, soprattutto dal punto di vista del carattere. Ho avuto a disposizione tutta la squadra in settimana, per questo non ci sono indisponibili per domani. Adesso, insieme allo staff faremo le ultime valutazioni in vista delle scelte di domani".

Su cosa si aspetta: "Lavoreremo sotto l’aspetto tecnico-tattico soprattutto per quello che la squadra deve andare a proporre. Dobbiamo cercare di essere il più possibile dominanti sull’avversario. A me piace una squadra che deve essere aggressiva e che deve saper lottare. Ho detto alla squadra che ammetto qualsiasi tipo di errore ma non quello dell’atteggiamento. Dobbiamo cominciare a creare una mentalità vincente che non si può basare solo sul risultato che deve essere una conseguenza. Mi aspetto un Matera feroce, perché è da lì che potremo cominciare a strutturare il nostro pensiero e modello di gioco. L’aspetto mentale è fondamentale per creare una mentalità vincente. Nessuna squadra ha mai vinto se non ha ambizione e tutto parte dalla testa. Dobbiamo creare questo tipo di mentalità che deve portarci a conquistare i risultati".

Sulla Palmese: “Affrontiamo una squadra importante che sta facendo davvero molto bene perché è quinto e si trova in zona play off. Però, dobbiamo pensare a noi e a quello che dobbiamo andare a fare in campo. Non voglio dire che l’avversario deve adattarsi a noi perché sono molto umile. Però, ho pensato più a lavorare sulla mia squadra che sulla Palmese. In settimana si lavora al 70 per cento sui propri principi e al 30 per cento su quegli degli avversari. Questo non cambierà a prescindere se ci troveremo o meno di fronte la prima o l’ultima della classifica. Dobbiamo pensare al nostro modo di giocare. Poi, la squadra dovrà essere brava a contrastare l’avversario quando ci verrà ad attaccare”.

Sulla Coppa Italia: "Adesso pensiamo alla partita di domani. Dopodiché analizzeremo quanto fatto e penseremo al match di mercoledì. A prescindere da tutto, abbiamo l’obbligo di essere presenti in tutte le competizioni. È inutile pensare che ho vinto la Coppa Italia l’anno scorso perché è ormai un capitolo che appartiene al passato e nel calcio ci si dimentica presto di ciò che si fa. Abbiamo aperto un capitolo importante con il Matera e dobbiamo pensare solo a questo".

Sui tempi della sua impronta: "A me non piace fare proclami. Ho promesso professionalità: questo sono io con tanta ambizione e voglia di vincere. Già domani, spero di vedere qualcosa. Poi, i giudizi non spettano a me. Toccherà alla società valutare quanto questa squadra avrà di diverso rispetto a quello che aveva prima".

Sul modulo: "Sono sempre partito con una difesa a quattro, cominciando con il 4-3-3 e adattando questi principi al 4-2-31. Però, nel calcio di oggi è fondamentale avere uomini tra le linee perché possono creare imprevedibilità. Abbiamo lavorato anche su questo sistema di gioco. Vedremo se non dall’inizio, magari a partita in corso potremo giocare anche con questo schema. Contano i principi che cercheremo di trasferire alla squadra, a prescindere dal sistema di gioco. La nostra priorità è quella di mettere a loro agio i giocatori ed esaltare le loro caratteristiche".

Sui modelli da seguire: "Sono molto amico di Arrigo Sacchi, una persona che sento spesso. A me piaceva molto il suo Milan di quegli anni. Qualcosa è riuscito a riproporla anche Klopp e Mourinho che è un allenatore che stimo tanto. A me piacciono le squadre che dominano il gioco e che hanno la giusta intensità mentale che è fondamentale. A me interessa fare una prestazione per arrivare al risultato, perché mi piace vincere".

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